In parte con emozione e in parte con timore, porgo il mio sincero “In bocca al lupo” a chi da oggi si riprende in mano un pezzo della propria vita dopo il lockdown per l’emergenza coronavirus.
La fisiologica necessità di ripartire sia accompagnata dalla comprensione che in questi mesi ogni medico, infermiere e operatore sanitario, spesso eletto al titolo di eroe per quanto affrontato, ha lavorato sia per strappare dalla presa della morte più persone possibile, sia per rioffrire ad ogni essere umano questa sorta di preziosa normalità, la cui precaria sopravvivenza passerà esclusivamente attraverso la consapevolezza in ognuno di noi di essere parte di una complessa risorsa chiamata società, nella quale ogni singolo comportamento può fare la differenza.