Quando si parla di cancro, sorridere è un atto di coraggio: sfida l’idea che per capire e rispettare la sofferenza di una persona si debba soffrire.
Ci dobbiamo impegnare a fondo per comprendere che non ci avviciniamo alla sofferenza delle persone e delle famiglie, ma alla storia delle loro vite, singole e condivise.
Non è necessario vestirsi di sentimenti per provare a capire, al contrario: ci dobbiamo spogliare, per avvicinare la nostra umana anima rispettosamente e sinceramente nuda.
La dimensione nuda delle emozioni è fatta di lacrime e di respiri, di grida e di silenzi, di pugni sul tavolo e di carezze. E sorrisi, tanti, pieni di sfumature diverse, che insieme ad ogni altra emozione pura, chiedono solo di potersi esprimere.